Con la recente presentazione di due proposte sulla modifica al Codice Frontiere Schengen (CFS) e sulla creazione di strumenti per affrontare la cosiddetta strumentalizzazione della migrazione da parte di Stati terzi, la Commissione intende contribuire al ritorno ad un pieno funzionamento dell’area Schengen. Se la modifica del Codice Frontiere Schengen trae origine dalle differenti ‘crisi’ degli ultimi anni, la proposta sulla strumentalizzazione della migrazione origina, invece, dai recenti fatti alla frontiera europea con la Bielorussia, che ha confermato come le contraddizioni europee possano essere sfruttate da Stati terzi per fini (geo)politici.
Quattro sono gli aspetti rilevanti: le modifiche di natura generale alla gestione delle frontiere interne; la previsione di un nuovo strumento per il rinvio rapido di migranti tra Stati membri; le misure idonee a fronteggiare nuove epidemie; l’istituzione di un meccanismo di emergenza per ipotesi di strumentalizzazione delle migrazioni.