L’attuale disciplina intertemporale dei procedimenti di acquisto della cittadinanza per naturalizzazione e per matrimonio prevede tre diversi termini procedimentali da individuare sulla base del diritto vigente al momento della domanda. L’abnormità del termine, sia nel caso dei quattro anni previsti dal “Decreto Salvini” che in quello dei tre anni previsto dal “Decreto Lamorgese” (due anni più uno) è tale da suscitare dubbi di illegittimità costituzionale.