Le soluzioni organizzative previste dalla legge al problema dell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei beneficiari di protezione internazionale sono state oggetto di frequenti modifiche nel recente passato. Il sistema previsto dal d. lgs. 142/2015 in attuazione della “direttiva accoglienza” era basato sulla distinzione tra una fase “di emergenza” gestita dal Ministero dell’interno e dalle prefetture e una fase “a regime” gestita dagli enti locali e fortemente finalizzata al recupero dell’autonomia e all’inclusione sociale delle persone accolte. La riforma della materia operata con d.l. 113/2018 ha separato l’accoglienza dei richiedenti in attesa di decisione da quella dei richiedenti che hanno ottenuto protezione, prevedendo per la prima l’approccio centralizzato ed emergenziale e per la seconda la soluzione ordinaria su base territoriale. Con il d.l. 130/2020 si è in parte recuperato e in parte innovato il modello originario, rafforzando soprattutto la sinergia tra accoglienza e integrazione.
Simona D’Antonio è Ricercatrice in Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo dal 2005. Ha pubblicato due monografie (Teoria e prassi nella tutela risarcitoria dell’interesse legittimo, Editoriale Scientifica, 2003; Il commissario ad acta nel processo amministrativo. Qualificazione dell’organo e regime processuale degli atti, Editoriale Scientifica, 2012) e 27 articoli. Si occupa da circa un decennio di diritto dell’immigrazione. È stata Visiting Researcher presso il Centro di Diritto delle Migrazioni della Facoltà di Giurisprudenza della Radboud Universiteit di Nijmegen (2018) e Guest Lecturer nel Dipartimento di Diritto Internazionale ed Europeo della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Utrecht (2019).