La Commissione europea, tramite il “Nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo” del 23 settembre 2020, ha rinnovato l’obiettivo di una gestione dell’immigrazione irregolare più efficiente, mirando allo sviluppo di un sistema europeo comune per i rimpatri. Al fine di colmare alcune criticità connesse alla scarsa efficacia dei rimpatri, la principale misura è individuata nella rifusione della direttiva rimpatri (direttiva 2008/115/CE), partendo dalla proposta della Commissione del 2018. Le modifiche che interesseranno la disciplina dei rimpatri si pongono quale giusto punto di equilibrio tra l’obiettivo di rafforzamento dell’efficacia dei rimpatri e la tutela dei diritti fondamentali e della dignità dei migranti?