Il presente contributo ha a oggetto l’interessante sentenza della Corte Edu del 23 luglio 2020 sui ricorsi presentati da alcuni cittadini russi di origine cecena (M.K. e altri) nei confronti della Polonia. In questa pronuncia la Corte sviluppa il suo ragionamento in linea con quanto affermato nella controversa sentenza N.D. e N.T. c. Spagna (23 febbraio 2020). Al contrario di quest’ultima, però, conclude che lo Stato convenuto ha violato in modo reiterato e sistematico sia il divieto di torture e trattamenti inumani e degradanti (art. 3 Cedu) sia il divieto di espulsione collettiva verso un paese terzo considerato non sicuro per gli interessati (art. 4 Protocollo n. 4).
Valentina Faggiani è Profesora Ayudante Doctora de Derecho Constitucional presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Granada (Spagna).
Ha pubblicato numerosi articoli su riviste e opere collettanee in Italia e all’estero sui seguenti temi: europeizzazione ed internazionalizzazione della giustizia penale, protezione dei diritti fondamentali, dialogo giudiziario europeo, spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, cooperazione giudiziaria in materia penale, diritto costituzionale europeo, immigrazione e asilo.
È, inoltre, autrice delle seguenti monografie:
V. Faggiani, La controvertida cuestión del velo islámico: una perspectiva de género desde el espacio europeo, Tirant lo Blanch, Valencia, ISBN: 978-84-1336-444-5, 2020.
V. Faggiani, Los derechos procesales en el espacio europeo de justicia penal. Técnicas de armonización, Aranzadi, 978-84-9177-258-3, 2017.
V. Faggiani e F.J. Garrido Carrillo, La aportación de España a la institución de una jurisdicción penal internacional: La Corte Penal Internacional, Estudios de Derecho Procesal, Comares, Granada, 978-8498369717, 2013.
Sulle stesse materie ha svolto numerose relazioni a convegni scientifici italiani e internazionali.