La condizione di emergenza che ha riguardato diritti, libertà e sicurezza a seguito della pandemia da SARS-CoV-2 ha costituito, con riferimento specifico alla restrizione della libertà personale dei cittadini stranieri in attesa di esser rimpatriati, un importante momento di riflessione e di ripensamento della prassi applicativa dell’art. 15 della direttiva 2008/115/CE. A tale proposito siapprofondisce la vicenda dello svuotamento temporaneo dei Centros de internamiento de extranjeros spagnoli, nella quale la normativa vigente ha trovato nuove modalità applicative, con maggiore tutela dei diritti dei migranti e con il coinvolgimento delle reti sociali ed assistenziali locali. Il bilanciamento in concreto operato tra tutela del diritto alla salute e della dignità degli stranieri e sicurezza potrebbe assumere il ruolo di best practice nel cambiamento che da tempo ci si attende intorno al tema del trattenimento amministrativo degli stranieri in attesa di espulsione.
Dottoranda di ricerca in Diritti Umani. Teoria, Storia e Prassi, Università degli Studi di Napoli Federico II.