Quale spazio per un sindacato del giudice costituzionale sui “paesi sicuri”?

Il contributo si interroga su come si potrebbe configurare lo scrutinio del giudice costituzionale sulla lista, ora legificata, dei paesi sicuri. Si parte da un apprezzamento dell’argomentazione della sentenza della Cassazione del 19 dicembre 2024, in cui il tema della discrezionalità del legislatore nella designazione dei paesi sicuri è affrontato alla luce dei princìpi costituzionali e dei diritti fondamentali. Si propone quindi una critica della “ragionevolezza” di un simile intervento legislativo che faccia leva non tanto e non solo su criteri sostanziali, quanto su criteri procedurali e sulla giustificabilità pubblica delle scelte prese sulla base dell’istruttoria eseguita. Si riflette infine sull’adeguatezza dello strumento della decretazione d’urgenza per l’aggiornamento periodico della lista. 

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Edoardo Caterina
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