Se i giudici tornassero a occuparsi del caso concreto? L’impasse sui Paesi terzi sicuri e una possibile via di uscita

Se i giudici tornassero a occuparsi del caso concreto?
L’impasse sui Paesi terzi sicuri e una possibile via di uscita

Con le decisioni adottate l’11 novembre 2024, il Tribunale di Roma ha sospeso la convalida del trattenimento dei richiedenti asilo condotti in Albania e riconosciuto l’opportunità di un nuovo intervento della Corte di giustizia sul tema dei Paesi terzi sicuri. Prima dei giudici europei, però, sullo stesso tema si pronuncerà la Cassazione, che dovrà porsi la seguente domanda: il Paese terzo designato come sicuro deve essere sicuro per chi? Per la generalità dei cittadini di quel Paese o per il richiedente trattenuto? Questa domanda segnala la distinzione tra la prospettiva generale e astratta del legislatore e la prospettiva del giudice, chiamato a decidere il caso concreto. Nelle ordinanze del Tribunale di Roma, le due prospettive si sovrappongono. Recuperare la distinzione – suggerita dalle stesse norme sull’asilo – consentirebbe di sciogliere il nodo sui Paesi terzi sicuri senza ridurre la tutela dei richiedenti asilo. E senza dover attendere la Corte di giustizia.

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Mario Savino è professore ordinario di diritto amministrativo nell'Università della Tuscia. Coordina l’Accademia di diritto e migrazioni (ADiM) e il Centro di eccellenza Jean Monnet sull'integrazione dei migranti (IntoME 2020-2026). Dirige la Collana di studi su “Diritto e migrazioni”, edita da Editoriale scientifica. Si occupa di diritto amministrativo europeo e globale, trasparenza, riforme amministrative e di diritto dell’immigrazione, oggetto principale dei suoi interessi di ricerca. È stato UE Law Poros Chair Professor presso la National Law School of India University, Bangalore (2005), Global Crystal Eastman Research Fellow presso la New York University School of Law (2006 e 2009), e Research Fellow presso il Max Planck Institute for Comparative Public Law
and International Law di Heidelberg (2014).

È autore di due monografie, una in tema di immigrazione (Le libertà degli altri. La regolazione amministrativa dei flussi migratori, Giuffrè, 2012), l’altra sull’amministrazione europea (I comitati dell’Unione europea. La collegialità amministrativa negli ordinamenti compositi, Giuffrè, 2005), e di numerosi articoli pubblicati in riviste e volumi italiani e stranieri. Ha curato, tra gli altri, i seguenti volumi: Asilo e immigrazione tra tentativi di riforma e supplenza dei giudici: un bilancio (con D. Vitiello, ES, 2023); Migranti, territorio e lavoro. Le strategie d’integrazione (con H. Caroli Casavola e L. Corazza, Rubbettino, 2022); Immigrazione e lavoro: quali regole? Modelli problemi e tendenze (con P. Bonetti, M. D’Onghia e P. Morozzo della Rocca, ES 2022); Migrazioni e vulnerabilità. La rotta del Mediterraneo centrale (con L. Salvadego e E. Scotti, Giappichelli, 2021); Per una credibile politica europea dell’immigrazione e dell’asilo (Fondazione Basso, 2018); La crisi migratoria tra Italia e Unione europea: diagnosi e prospettive (ES, 2017); Oltre lo ius soli. La cittadinanza italiana in prospettiva comparata (ES, 2014).

Maggiori informazioni e gli estratti di alcune pubblicazioni sono disponibili qui: https://unitus.academia.edu/MarioSavino