Digitalizzazione delle procedure di ingresso: il trattamento dei dati e il difficile equilibrio tra la sicurezza pubblica e il rispetto dei diritti fondamentali degli immigrati

Digitalizzazione delle procedure di ingresso: il trattamento dei dati e il difficile equilibrio tra la sicurezza pubblica e il rispetto dei diritti fondamentali degli immigrati

In questo contributo viene affrontato il delicato tema dell’equilibrio tra la sicurezza pubblica e i diritti fondamentali dei migranti nell’era digitale, con particolare attenzione alla digitalizzazione delle procedure di ingresso. L’analisi si concentra, soprattutto, sulla questione della proporzionalità e della parità di trattamento nella raccolta e conservazione dei dati biometrici. Più nello specifico ci si interroga se il livello di tutela garantito ai cittadini dell’Unione europea e agli immigrati regolari sia effettivamente equiparabile al sistema di prelievo e trattamento dei dati riservato ai richiedenti asilo e agli altri migranti privi, all’arrivo, di regolare visto o permesso di soggiorno, anche alla luce della nuova normativa contenuta nell’AI Act. Quest’ultimo prevede alcune deroghe che rispondono a motivi di sicurezza pubblica che possono portare a potenziali abusi e discriminazioni, in particolare nell’uso dello strumento del riconoscimento facciale.

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Cristiana Napolitano
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