Digitalization is reshaping the migration sector, offering new tools and methods for border control, visa proceedings, and asylum procedures. This paper explores the ambiguity of digitalization in asylum procedures, focusing on the case of CBP One, a mobile app used at the American-Mexican border, which allows aliens located outside the country to request appointments with border authorities and obtain travel permits, ensuring safe and secure travel while mitigating the risks associated with illegal immigration.
Il settore dell’immigrazione è sempre più influenzato dall’avanzamento tecnologico che offre nuovi strumenti e metodi per il controllo delle frontiere, per la previsione dei flussi migratori e per l’efficientamento delle procedure di rilascio dei visti. Il presente articolo esplora i problemi posti dalla digitalizzazione nelle procedure di asilo, prendendo come esempio il caso di CBP One, un’applicazione mobile utilizzata nell’ordinamento statunitense, che permette ai richiedenti – situati al di fuori degli Stati Uniti – di prenotare un appuntamento con le autorità di frontiera o ottenere un permesso di viaggio, così eliminando o mitigando i rischi associati all’immigrazione illegale.
Michela Leggio è assegnista di ricerca presso l'Università di Milano Statale. Ha conseguito il dottorato di
ricerca in Diritto amministrativo presso l'Università di Milano-Bicocca. Si occupa di tecnologie, ambiente e
immigrazione.