L’impiego di dispositivi di Intelligenza Artificiale (IA) può rendere più veloce ed efficace la selezione dei candidati idonei al reinsediamento, favorendo l’incontro tra la disponibilità degli Stati coinvolti e le esigenze delle persone interessate. Al tempo stesso, però, l’utilizzo di sistemi algoritmici in tale contesto può presentare delle criticità tali da pregiudicare l’effettiva protezione dei soggetti che rientrano nello schema di resettlement. La prima parte del contributo illustra i rischi connessi all’impiego dell’IA nelle procedure di reinsediamento prendendo spunto dall’esperienza concreta del sistema Annie MOORE, mentre la seconda sezione valuta l’adeguatezza dei rimedi offerti nel contesto del diritto dell’Unione europea.
The use of Artificial Intelligence (AI) devices can make the selection of suitable candidates for resettlement faster and more effective, favoring the match between the availability of the States involved and the needs of the people concerned. At the same time, however, the use of algorithmic systems in this context can present critical issues that jeopardize the effective protection of the subjects included in the resettlement scheme. The first part of the contribution illustrates the risks associated with the use of AI in resettlement procedures taking inspiration from the concrete experience of the Annie MOORE system, while the second section evaluates the adequacy of the remedies offered in the context of European Union law.
Dottorando in Diritto Civile, Commerciale e Internazionale all'Università di Genova, Research Fellow alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa