Con le sentenze in commento, la Corte condanna nuovamente l’Italia per la gestione dei “flussi misti” durante la c.d. “crisi migratoria” iniziata nel 2015. Le vicende riguardano le operazioni di “alleggerimento della frontiera” in diversi luoghi, al confine con la Francia, nell’hotspot di Taranto e nel CPR di Torino. I fatti in causa restituiscono un quadro tanto complesso quanto preoccupante, che non si limita al trattenimento e alle condizioni presso le strutture hotspot. La decisione, che si somma a quelle immediatamente precedenti riguardanti le stesse strutture, mostra come le violazioni dei diritti fondamentali dei migranti possano aver luogo in diverse fasi dell’arrivo sul territorio.
Dottoranda in diritto pubblico, comparato e internazionale presso l'Università la Sapienza di Roma, ha conseguito nel 2015 la laurea specialistica in studi internazionali rilasciata dall'Università l'Orientale di Napoli e un LL.M. in international migration and refugee law presso la Vrije Universiteit Amsterdam nel 2017. Lavora inoltre come consulente presso l'Unità Dublino del dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell'Interno.