L’impianto sanzionatorio dell’art. 12 d.lgs n. 286/98, nell’impossibilità di essere graduato e plasmato sulla situazione concreta del passeggero divenuto scafista per altrui coercizione o minaccia, determina di fatto, la sottoposizione di quest’ultimo a sanzioni sproporzionate e inique che non tengono conto della concreta offensività delle condotte poste in essere. Tale assetto trae la propria ratio politico-criminale nell’esigenza di tutela dei beni giuridici sottesi alle norme in tema di smuggling, ed in particolar modo dei diritti fondamentali dei migranti trasportati.
Letizia Valentina Lo Giudice è avvocato e si occupa di diritto penale e diritto dell’immigrazione. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche presso l’Università degli Studi di Messina con tesi su “soccorso in mare e responsabilità penale” e si è occupata a lungo di migranti imputati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.