Cass. Pen., sez. I, 20 settembre 2022, n. 38819
La sentenza in commento si sofferma sulla clausola negativa di esigibilità del giustificato motivo che caratterizza la norma incriminatrice di cui all’art. 14, c. 5-ter, d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286. Secondo la Cassazione, anche la condizione di paternità o maternità, nel periodo di gestazione e in quello necessario al raggiungimento del sesto mese di vita del figlio, costituisce giustificato motivo idoneo a escludere la configurabilità del reato di inosservanza dell’ordine del questore di lasciare il territorio dello Stato per inesigibilità della condotta richiesta, in applicazione del principio di tutela della gravidanza e della prole.
Elena Mattevi, Docente e Ricercatrice a tempo determinato (RtdA) di diritto penale presso l’Università di Trento, coordina l’Osservatorio sulla giustizia di pace, conciliativa e riparativa della Facoltà di Giurisprudenza presso la medesima Università. Ha partecipato a convegni e gruppi di ricerca nazionali ed internazionali. È autrice delle monografie Una giustizia più riparativa. Mediazione e riparazione in materia penale” (Editoriale Scientifica, 2017) e L’abuso d’ufficio. Una questione aperta (Editoriale Scientifica, 2022), nonché autrice e curatrice di numerose altre pubblicazioni su temi penalistici.