Il confronto tra la normativa e gli strumenti implementati dal governo ellenico per gestire il flusso migratorio proveniente dall’Ucraina e la situazione in cui versa il diritto di asilo in Grecia rappresenta un’occasione per riflettere sulla relatività dell’efficienza amministrativa e sulle ragioni sottese ad un sistema di trattamento così differente. Il quadro delineato nel contributo conferma che la maggiore capacità amministrativa messa in atto in risposta alla “crisi ucraina” non ha comportato (né comporterà) un’inversione di rotta verso migliori standard di tutela nel contesto del sistema di asilo e accoglienza ellenico.
Laureata in Giurisprudenza – percorso europeo transnazionale – presso l’Università degli Studi di Trento nel luglio 2016. Dopo aver svolto, nel 2017, un tirocinio presso la Protection Unit di UNHCR Roma, ha lavorato come consulente legale specializzata in protezione internazionale per diverse realtà del settore (Coop. Cidas Bologna e Consiglio Italiano Rifugiati – CIR Onlus, Verona). Da novembre 2020 è iscritta al Corso di Dottorato “Diritto dell’Unione europea e ordinamenti nazionali” presso l’Università degli Studi di Ferrara.