Con la sentenza del 21 luglio 2022 sul caso Darboe e Camara c. Italia, la Corte Edu si pronuncia sulla valenza assunta dall’accertamento dell’età di minori non accompagnati richiedenti asilo, presentando taluni sviluppi argomentativi originali circa l’applicabilità del diritto alla vita privata. In particolare, i giudici di Strasburgo affermano che il Governo italiano, non applicando le garanzie stabilite dal diritto interno e sovranazionale nel corso della procedura, ha presunto erroneamente la maggiore età del ricorrente, trattenendolo per un periodo prolungato presso un centro di accoglienza per adulti. Le condizioni denunciate nella struttura hanno compromesso lo sviluppo personale del minore e dato luogo a trattamenti inumani e degradanti, in contrasto con gli articoli 8 e 3 della Convenzione. Infine, la mancanza di rimedi effettivi a favore dell’interessato ha comportato la violazione dell’art. 13 CEDU.
Dottoranda di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate, Università La Sapienza, Roma