TAR Lazio, sez. I-ter, sentenza 15 marzo 2022, n. 2928
La sentenza in esame evidenzia che la concessione della cittadinanza italiana ex art. 9, c. 1, lett. f), l. 91/1992, è un atto di alta amministrazione, espressione di ampia discrezionalità, e che il sindacato giurisdizionale su tali provvedimenti è un sindacato estrinseco, limitato al riscontro dell’adeguatezza dell’istruttoria e della coerenza e logicità della motivazione. Tuttavia, l’allegazione di precedenti penali e di polizia, senza un’adeguata ricostruzione della personalità, del percorso di vita e dei legami sociali dello straniero, non è sufficiente a motivare il provvedimento di diniego, in particolare se si tratta di reati bagatellari e risalenti nel tempo, da cui non è dato evincere la pericolosità dell’individuo.
Professore Ordinario di Diritto Costituzionale, Università di Cagliari