Nelle decisioni A.S. e al. c. Malta e A.S. e al. c. Italia, il Comitato Onu per i diritti umani adotta una nozione particolarmente estensiva di giurisdizione extraterritoriale, in linea con l’approccio “funzionale” introdotto nel General Comment n. 36 sul diritto alla vita. La portata innovativa nella nozione, che estende l’applicabilità extraterritoriale del Patto anche alle operazioni di ricerca e soccorso in mare, potrebbe pertanto permettere di superare alcuni “legal black holes”, che si determinano nei contesti in cui lo Stato non esercita un controllo effettivo sul territorio o sugli individui, nonché influenzare la giurisprudenza futura della Corte di Strasburgo, che dovrà presto confrontarsi con casi analoghi.
Anna Fazzini è dottoranda in Studi Internazionali presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, dove collabora con le cattedre di Diritto Internazionale e Tutela Internazionale dei Migranti (prof.ssa Anna Liguori). È membro dello staff esecutivo e di ricerca del Network Jean Monnet “Migration and Asylum Policies Systems” (MAPS), coordinato dal Prof. Giuseppe Cataldi e dello staff organizzativo del progetto “Mentorship” (referente: prof.ssa Adele Del Guercio), implementato presso la stessa università in collaborazione con l’Organizzazione mondiale delle migrazioni (OIM). I suoi ambiti di ricerca si riferiscono al diritto internazionale dei diritti umani, al diritto delle migrazioni e al diritto ambientale.