Il contributo, dedicato alla questione dell’integrazione dei migranti attraverso il lavoro, affronta da un lato la dicotomia classificatoria che distingue fra migrazioni economiche e migrazioni umanitarie, sollecitandone un ripensamento, e dall’altro evidenzia lo stallo in cui tutt’ora versa la procedura di regolarizzazione avviata dal d.l. 34/2020 e gli inevitabili riflessi che ne sono derivati in termini di mancata integrazione dei lavoratori stranieri.
Ricercatore in Diritto del Lavoro, Università degli Studi di Firenze.