Nel caso OA la Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) ha fornito importanti specifiche su come debbano intendersi alcune disposizioni della Direttiva qualifiche che regolano la cessazione dello status di rifugiato. Con tale pronuncia la Corte ha proposto un’interpretazione favorevole all’interessato, che è destinata a contenere l’evoluzione di prassi controverse a livello europeo. Posto che il requisito della protezione offerta nel Paese di cittadinanza a fronte del fondato timore di essere perseguitati per i motivi previsti dalla direttiva va valutata allo stesso modo in sede di determinazione della sussistenza e della cessazione dello status, l’individuo non potrà dirsi adeguatamente protetto in presenza di un mero sostegno economico e sociale e, soprattutto, qualora le uniche prospettive di tutela dipendano dall’attività di gruppi di persone che non esercitano prerogative statali.
Assegnista di ricerca in Diritto dell'Unione europea, Università degli Studi di Bologna